MINDFUL-EATING

Cervello, Mente, Ossessione, Cibo, Snack

MINDFUL-EATING

Sempre più spesso sentiamo parlare di mindful e mindful-eating uno speciale approccio associato all’alimentazione. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e l’utilità.

Quando e come il cibo si fa mindeful?! Quando abbiamo coscienza e responsabilità della nostra alimentazione: per molti più facile a dirsi che a farsi.  Per questo ci viene in aiuto la mindful-eating che si focalizza nell’imparare a gestire il nostro rapporto psicofisico con il cibo e a gestire i pensieri ricorrenti rivolti ad esso.

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CIBO E PENSIERI

Quanto ogni giorno ciascuna persona pensa alla propria alimentazione o al cibo in generale? Moltissimo forse anche troppo. Sappiamo anche, più o meno tutti, cosa mangiare ma sempre di più sono le fake news che inondano i social e internet. Con un click possiamo trovare tutto e il contrario di tutto sull’alimentazione e sulle dietoterapie, cioè percorsi alimentari volti a intervenire su specifici disturbi dal sovrappeso a malattie croniche. Mendace spesso anche le informazioni sulla mindful legata all’alimentazione la più nota mindful-eating.

Il problema infatti è che il cibo o la dieta, e tutto quello che vi ruota intorno, ci attanaglia i pensieri… ma non la coscienza. Siamo travolti ma non siamo consapevoli della nostra alimentazione. Lo vedo spesso nella mia attività ambulatoriale; tutti vorrebbero dimagrire, magari velocemente… ma tanti mi fanno al stessa domanda: “quanto durerà la dieta?”; ancora più spesso durante l’anamnesi alimentare le persone non hanno idea di cosa abbaino mangiato poche ore prima o di cosa in una settimana mettano sotto i denti, sebbene i loro pensieri siano così soventemente rivolti al cibo e alle conseguenze che ha sulla loro forma fisica. Questo è un chiaro indice della poca consapevolezza e poca cura che mettiamo ogni giorno nell’atto di mangiare. Allo stesso tempo ciò dimostra come anche le nostre trasgressioni non siano percepite come tali o in vero quanto non si sia consapevoli di queste.

Ecco che qui interviene la necessita di far diventare il cibo mindful o appunto consapevole!

               UN EQUILIBRIO POSSIBILE

Questo non significa che dobbiamo diventare maniacali nell’atto dell’alimentazione ma che dobbiamo imparare a dargli il giusto valore e la giusta connotazione.

Il cibo per l’essere umano ha un valore edonistico, non lo possiamo scordarlo. Il cibo per ciascuno di noi è legato ad un vissuto, ad esempio, per molte persone la pummarola di casa propria non ha eguali o il ragù della nonna o i pranzi domenicali. I profumi e i sapori si mescolano di emozioni color sensazioni e ricordi. La vita alimentare di ciascuno rappresenta pertanto un tratto specifico della propria identità. Il cibo però ha anche un valore prettamente nutrizionale.

Dobbiamo imparare a bilanciare questi due aspetti.

VIVERE IL CIBO CON SERENITA’: LA CONSAPEVOLEZZA è LA CHIAVE

LA MINDFUL-EATING UN MEZZO 

A volte è sufficiente ricorrere a un breve percorso di educazione alimentare tenendo un diario e confrontandoci a stretto giro con il professionista, altre volte è opportuno ricorrere a dei percorsi più mirati definiti appunto mindful-eating.

Qualunque sia il percorso più indicato per voi, entrambi mirano a far prendere consapevolezza di quello che abbiamo di fronte quando ci sediamo a tavola, di osservarlo, annusarlo, assaporarlo con calma. Sono cose importanti che permettono di far si che il cervello e la parte emotiva comunichino tra loro così come permettono una maggior sincronia tra apparato gastrointestinale e testa (i nostri due cervelli insomma).

La mindful-eating aiuta a diventare più consapevoli di come, quando, dove, cosa ma soprattutto perché si mangia.  La pratica midfull permette quindi di osservare e conoscere meglio le proprie azioni, i pensieri, i sentimenti e le motivazioni legate al cibo.

Permette però anche di trovare delle finalità più “alte” ai percorsi dietetici così da aver maggior beneficio anche a lungo termine della dieta stessa. In altre parole permette di diventare autori del proprio cambiamento e di esserne partecipi e consapevoli. La consapevolezza è la base di ogni processo di cambiamento e in buona parte anche di loro successo.

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LA DIETA COME STILE DI VITA: PARCEPIZONE ATTIVA 

La dieta è un nuovo stile alimentare da imparare e fare proprio. Credo sia la parte più difficile ma fondamentale; è ciò che permette di non ricascare nelle cattive abitudini, un po’ come quando si smette di fumare, quando la motivazione che ci ha spinto a fare un percorso è forte e importanti sono i benefici avvertiti difficilmente, nonostante le tentazioni, si torna in dietro.  La dieta o meglio il percorso nutrizionale è un’occasione per riscoprire il piacere di mangiare e prendersi cura di se.  La nostra vita alimentare è un’esperienza unica che dobbiamo saper cogliere, sfruttare a nostro favore e contestualizzare in serenità e consapevolezza.  Le soluzioni che si trovano durante il percorso devono essere condivise e fatte proprie. Unire la mindful-eating o la rieducazione alimentare al proprio percorso permette di mettere appunto un’analisi dell’esperienza corporea emotiva e mentale sulla propria vita alimentare. L’obbiettivo e quello rendere l’individuo autonomo, consapevole e svincolato da schemi esterni nella scelta di ciò che deve mettersi nel piatto. 

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I VANTAGGI DELLA MINDFUL-EATING

I risultati, ecco un altro aspetto della midful-eating di notevole importanza. Spesso abbiamo obbiettivi un po’ “assurdi” siamo completamente discostati dalla realtà o pensiamo di poterli raggiungere seduti sul divano con i popcorn… Ecco la mindful-eating aiuta anche in questo frangente; permette di capire cosa è meglio per noi e di capire veramente cosa cerchiamo e vogliamo. Ci riconnette a noi stessi e ai nostri reali bisogni.

Altro aspetto importante è proprio la motivazione, se abbiamo consapevolezza di noi di quello che cerchiamo e vogliamo avremmo sicuramente più determinazione a raggiungere il nostro obbiettivo.  Anche nei momenti di salita potremmo trovare la strategia giusta per non lasciarsi andare allo sconforto. E nelle diete, si sa, questi momenti a volte arrivano!!

Inoltre grazie anche a semplici strategie avremo una maggior possibilità di mantenere nel lungo periodo (superiore ai tre anni) i risultati ottenuti dal percorso dietetico.

Vorrei precisare però che i percorsi di mindful, anche specifici per l’alimentazione, da soli non fanno dimagrire, possono migliorare i nostri comportamenti alimentari ma non far perdere peso. Per questo è sempre consigliato fare percorsi abbinati anche di gruppo per poter ottimizzare i risultati.

Come emerge sempre di più la collaborazione tra professioni diverse fa la differenza ed è per questo che i percorsi integrati rappresentano la chiave vincente per una vita volta al benessere, dove per benessere si intende uno stato psicofisico ottimale che comprende la cura di se a 360°.

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